Caratterizzazione dei profili trascrittomici, metabolomici e lipidomici del microbioma orale e gastrointestinale di individui sani o con rischio cardiometabolico alto.
Identificazione e caratterizzazione chimica di metaboliti bioattivi derivati dal microbioma che, grazie a particolari proprietà chimiche e biologiche, possano essere usati per ridurre il rischio cardiometabolico mediante approcci nutrizionali
Coltura su media scala (in bioreattori) di specie batteriche differentemente presenti nel microbioma di individui sani o individui con elevato rischio cardiometabolico e che possano essere utilizzati per la produzione de metaboliti bioattivi summenzionati
Incorporazione di prebiotici/nutrienti in colture batteriche in modo da valutarne l’effetto su, ed eventualmente massimizzare, la produzione dei summenzionati metaboliti bioattivi
Sintesi chimica su media scala dei summenzionati metaboliti bioattivi in modo da assicurarne la produzione in quantità sufficienti per la loro valutazione biologica in vitro e in vivo
Analisi in silico dei summenzionati metaboliti bioattivi in modo da individuarne la potenziale interazione con target molecolari che giocano un ruolo nella regolazione del metabolismo
Screening in vitro dei summenzionati metaboliti bioattivi in saggi di attività biologica di rilevanza per il metabolismo energetico, in particolare per processi quali epatosteatosi, secrezione e azione dell’insulina, attività mitocondriale e funzione del tessuto adiposo bianco e bruno
Sviluppo di modelli in zebrafish (Danio rerio) per lo studio del rischio cardiometabolico, e loro uso per lo screening dei summenzionati metaboliti bioattivi come agenti migliorativi del rischio attraverso approcci nutrizionali
Formulazione dei summenzionati metaboliti bioattivi mediante nanotecnologie adatte ad approcci nutrizionali, in modo da migliorarne la stabilità e biodisponibilità ed assicurarne il delivery ai rispettivi target molecolari, in modelli animali e nell’uomo
Inoltre, l’UMI ha finanziato i seguenti progetti bilaterali tra l’Université Laval e il CNR per gli anni 2018-2020:
1) Biofilm Artici: Sentinelle del cambiamento ambientale e serbatoi microbici di nuove biomolecole;
2) Una piattaforma per la comprensione e lo sfruttamento dei metaboliti microbici dei polifenoli basata su un approccio combinato sperimentale-chemoinformatico;
3) Individuare il microbiota intestinale con nuovi estratti arricchiti con PUFA omega-3 e polifenoli di origine nordica per alleviare le malattie cardiometaboliche;
4) Definire l’endocannabinoidoma e il microbiota nell’asma a seconda della sua gravità;
5) Bacche nordiche come fonte di polifenoli e batteri lattici indigeni per lo sviluppo di nuovi prodotti sinbiotici e postbiotici;
6) Studio degli effetti della vitamina D sugli effetti collaterali metabolici dei farmaci antipsicotici: focus sul microbioma intestinale;
7) Nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce del morbo di Parkinson;
8) La melatonina derivata dai pinealociti modula la salute metabolica attraverso effetti fotoperiodici sul microbioma intestinale e sull’endocannabinoidoma.